L’attività di censimento dei M.c.a. deve essere effettuata da parte di tecnici esperti e abilitati alle attività di verifica e ispezione dei fabbricati, finalizzati alla verifica di presenza o assenza di amianto in impianti, strutture ed opere facenti parte dell’edificio stesso; nell’intervento di ispezione, il tecnico incaricato procede alla verifica nelle seguenti modalità:

  • Ispezione visiva della struttura, degli impianti e delle opere esistenti, finalizzata alla verifica di eventuali M.c.a. presenti; tale intervento è mirato a circoscrivere, individuare e quantificare gli eventuali materiali sospetti presenti, ed è affidata unicamente all’esperienza e all’occhio esperto del tecnico censitore, che si può eventualmente avvalere di documentazione tecnica, reperita e relativa al fabbricato in oggetto.
  • Campionamento di M.c.a. e materiali sospetti; nel caso in cui il tecnico censitore verifichi la presenza o la sospetta presenza di amianto all’interno della struttura, potrà provvedere ad effettuare dei prelievi del materiale da avviare al laboratorio analisi, nel quale, attraverso delle specifiche verifiche come la microscopia ottica o la scansione elettronica, si rilevano anche le più piccole tracce di amianto all’interno dei campioni prelevati. Anche per le attività di campionamento, il tecnico incaricato dovrà procedere adottando idonee procedure di sicurezza, rispettando in questo modo le condizioni minime di sicurezza per la tutela della salute ed evitando anche la contaminazione gli ambienti circostanti.
  • Rilascio di Certificazione per il fabbricato; a conclusione dell’attività di censimento di un edificio, sulla base dell’ispezione effettuata, dei m.c.a. rilevati e degli esiti dei campionamenti analizzati, il tecnico provvede a redigere una Relazione finale su fabbricato, dove vengono analizzati sotto ogni aspetto tutte le condizioni dell’edificio e riportati i Materiali contenenti Amianto riscontrati, in cui si riportano gli interventi da attuare, previsti anche dalla normativa in vigore (D.Lgs. 6/9/94)

I tecnici esperti nell’attività di censimento amianto della Società Tecnologie Ambientali operano nel settore da diversi anni, ed hanno ottenuto tutte le abilitazioni necessarie a ricoprire tale incarico; tra le attività di maggior rilievo eseguite, si possono elencare l’ispezione di oltre 55 fabbricati di proprietà del Comune di Rimini, tra cui scuole ed edifici pubblici, i quali attualmente sono gestite da una azienda parastatale denominata Anthea. Per evidenziare quanto la presenza di M.c.a. sia possibile all’interno di strutture esistenti, si fa presente che in almeno il 40% degli edifici ispezionati si sia accertata la presenza anche minima di amianto, rilevato all’interno di impianti di ventilazione, nelle Centrali termiche, in manufatti rilevati e sulle coperture.

Le attività di censimento di fabbricati e aree edificate eseguite da tecnici abilitati, fanno si che venga accertata la presenza di m.c.a. in corrispondenza di strutture esistenti; la sola presenza di materiali contenenti amianto in un edificio, non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso. Invece in presenza di materiali danneggiati e in cattive condizioni di conservazione, ci può essere il distacco di fibre di amianto scarsamente legate al resto del materiale. È sempre compito del tecnico accertatore la verifica e la definizione della tipologia di amianto riscontrata in sito, ovvero se il materiale trovato risulti in Matrice Friabile o Compatta; tale differenziazione viene richiesta anche dalla normativa in vigore, ovvero il D.Min. 6 Settembre 1994, riportante le metodologie e le tecniche di applicazione relative alla cessazione dell’impiego di amianto.

Per Matrice Friabile, si intende quel materiale che può essere facilmente ridotto in polvere con la semplice pressione manuale;

Per Matrice Compatta si definisce quel materiale duro che può essere ridotto in polvere solo con l’impiego di attrezzi meccanici (pinze, dischi abrasivi, frese, trapani, ecc.).

Tale distinzione risulta molto importante, in quanto se il m.c.a. rilevato rientra nella Matrice Friabile, le fibre di amianto che costituiscono il materiale hanno la possibilità di disperdersi nell’ambiente circostante, con conseguente aumento del rischio di contaminazione ed inalazione da parte del personale presente. In questo caso, la normativa vigente prescrive di intervenire bonificando l’area contaminata.

Gli interventi di bonifica che siamo in grado di eseguire rientrano nelle seguenti casistiche:

  • Bonifica tramite Rimozione:
    Come dice la parola stessa, l’intervento prevede la rimozione completa del m.c.a. rilevato, con la restituzione dell’ambiente sanato e privo di qualsiasi materiale contaminato.
  • Bonifica tramite Incapsulamento:
    L’intervento prevede il mantenimento dei m.c.a. presenti e l’impiego di sostanze fissative ed incapsulanti che vengono applicate a spruzzo sulle superfici contaminate; questi prodotti hanno la funzione di rivestire il materiale, che viene così incapsulato perdendo la possibilità di dispersione delle fibre nell’ambiente.
  • Bonifica mediante Confinamento:
    L’opera di bonifica consiste nella realizzazione di una barriera fissa e solida, che permette la delimitazione di aree contaminate, mantenendo il m.c.a. nell’ambiente in cui è presente; tale metodo mira unicamente a limitare l’esposizione e l’inalazione di fibre di amianto da parte del personale presente, realizzando una compartimentazione/divisione degli spazi.

La Società Tecnologie Ambientali, svolge l’attività di smaltimento rifiuti a 360° ed oltre alle attività di Censimento si è occupata, anche di bonifiche di coperture in Cemento/amianto (Eternit), con conseguente ricostituzione delle coperture bonificate.